Piovesole e Fegato con le Fave

Intenso e nero, ci riporta a concentrazioni quasi impenetrabile e dalla importante viscosità. Naso ricco e vigoroso, stupisce per la fragranza degli aromi. Le sensazioni varietali e vegetali si alternano a ribes e more, eucalipto e spezie dolci a fare da contorno. Le note alcoliche sono vive e in adattamento aromatico in emergente maturazione. La persistenza olfattiva mantiene il ricordo della frutta e delle spezie orientali, in un susseguirsi di forti sensazioni eteree. I profumi evolvono poi nelle percezioni di frutta secca, nocciole e mandorle amare. Ricchezza e concentrazione vengono riproposte anche al palato, dove una freschezza inaspettata alleggerisce la bevibilità e mantiene piacevole un vino così consistente. Forza e fragranza si dividono equamente in bocca, immediatezza e complessità, corpo e anima. Un Amarone della Valpolicella ancora giovane ma dal carattere già chiaro e franco. Vino importante al colore, all’olfatto e al palato, dove una tale intensità meraviglia le papille gustative, che ricercano cibo. Un vino che accompagna piacevolmente carni arrosto ma che non disdegna assolutamente di essere gustato da solo, nella sua essenza.

 

La Ricetta: Fegato con le fave e ristretto di Recioto o Amarone

Per 5 persone
400 g di fegato di maiale con la retina di grasso
1 cipolla
Burro
Olio
150 g di fave secche
200 cc di Recioto o di Amarone

Lasciate in ammollo per una notte le fave in acqua fredda e poi cuocetele in acqua salata per un paio d’ore. Una volta cotte pescatele, passatele nel passa verdure per ottenerne un purè che farete restringere ulteriormente per poi scodellarlo su un asse di legno a mo’ di polenta.
Preparate un ristretto con il Recioto o l’Amarone (secondo i gusti: nel primo caso per giocare sui contrasti), facendolo cuocere in una pentola con del finocchietto, dell’alloro e del pepe in grani.
Stufate la cipolla tagliata ad anelli sottili in burro e olio e cuocetevi il fegato tagliato a piccole fette e avvolto nella retina di grasso.
Disponete nei piatti come meglio credete il fegato con cipolla (e il suo intingolo) assieme con alcune fette sottili della polenta di fave che avrete abbrustolito in una pentola antiaderente e il ristretto di Recioto o di Amarone; rifinite, se credete, anche con un filo di aceto balsamico.
Al posto della polenta di fave potete anche presentare le fave semplicemente cotte e condite con un filo d’olio d’oliva; in questo caso il finocchietto potete non metterlo nel ristretto, ma nell’acqua di cottura delle fave. Servite, ovviamente, accompagnando con dell’Amarone.

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